1981-11 "ASTERISCHI" - Nuove Opinioni

 

Il tempo libero per i tricasini non rappresentava un problema.

Tutti avevano trovato il tempo per impiegarlo: si parlava di televisione.

Il massimo era riuscire a vedere tutte le reti, spiegando quale antenna o quale amplificatore si fosse usato. All’affermazione: “A casa mia non si vede Tele Norba” seguiva un accanito dibattito tecnico, socio-culturale che vincolava ormai migliaia di cittadini. La discussione sulla qualità delle ricezioni aveva, a quel tempo, lungamente superato, per numero e passione oratoria, tutte quelle riguardanti le diatribe interne alla D.C.

La nostra Amministrazione non potendo inventare il week-end  (l’Albania, il posto a noi più vicino, non era un paese turisticamente attrezzato), come rimedio alle nostre petulanti richieste di essere e di fare, aveva pensato di eliminare la televisione, creare un immenso parco-giochi, premi ai coraggiosi che rimanevano  fuori di casa oltre le otto di sera, finanziare un cinema d’avanguardia incoraggiare tutte le forme diverse di vita,  discussione e amore, risolvere il problema della piscina scavando all’interno del mercato coperto.

Le sinistre, forti dei loro numerosi consiglieri comunali, confusi ormai su che cosa fosse la sinistra e dove essa fosse, bloccarono la richiesta. Così il tempo (libero) rimaneva un’oscura locuzione avverbiale che forse può essere spiegata solo rifacendosi a quel famoso filosofo che diceva: “Non ci sono tre tempi: il passato, il presente e il futuro, ma tre presenti: il presente del passato, il presente del presente ed il presente del futuro.

 

Nuove Opinioni - 7 Novembre 1981

Alfredo De Giuseppe

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