1995-11 "Le barzellette di via S. Demetrio" - Nuove Opinioni

Carissimo Carlo,

ho sempre immaginato Nuove Opinioni come il luogo dove incontrarsi, parlare di Tricase, racchiudersi in un luogo piccolo, aperto al mondo. Parlare del microcosmo come naturale, curiosa, dettagliata propaggine di quell’immane quantità di cose e di fatti che il mondo contiene.

Mai avrei pensato, però, che il microcosmo fosse tanto piccolo da diventare un mostriciattolo nato, forgiato, osannato e distrutto in quel piccolo spazio che va dal Bar Dell’Abate al Bar Martinucci.

Tu ben sai che quando (dopo oltre un anno di chiusura) mi è stato chiesti di “prendermi” Nuove Opinioni, ho fortemente voluto che rimanesse il nucleo storico che lo aveva fondato e che rappresentava la continuità fra i fervidi anni ’70, i languidi anni ’80 e questi tragicomici anni ’90.

Volevo che si continuasse tranquillamente, pur rinnovandosi, a pubblicare un giornale locale, libero dai condizionamenti e da falsi moralismi, con una redazione aperta a qualsiasi contributo.

Entrare quindi nella polemica sulla proprietà di Nuove Opinioni non è solo lontano dalle mie logiche ma, credo, ininfluente e sterile e, a volte, perdonami, un po’ ridicola.

Mi dispiace quindi leggere sulla prima pagina del numero scorso, la lettera di addio di Gennaro Ingletti e la tua risposta, non tanto per ciò che vi è scritto, quanto per l’incredibile spazio che vi concedete, perpetrando il vecchio vizio di parlarsi addosso, autocitarsi, autrocrocefiggersi, autonegarsi.

Si continua a fare riferimenti ignoti ed incomprensibili ai più, di discorsi e polemiche avuti con dei pittoreschi personaggi in perenne sosta fuori dai bar, dove il paese diventa solo pettegolezzo artificioso e mai creatività positiva.

Adesso che ci rifletto: questo sembra proprio l’indizio maggiore che in questi pochi mesi il mio contributo al giornale non sia servito a nulla, e che il giornale non riesca a crescere in nessun senso.

Per non destare sospetti dietrologici, per uscire fuori dagli equivoci, per non rimanere bloccato nelle inutili e ripetitive barzellette che si raccontano in quel tratto di strada (San Demetrio, sembra sia il suo nuovo nome), ho un’unica possibilità: ritirare sin da questo numero qualsiasi forma di pubblicità e contributo, dichiarare pubblicamente che se c’è una cosa di cui non potrebbe fregarmi di meno, è di chi sia la proprietà di Nuove Opinioni.

Sono convinto che saprai comunque portare avanti il tuo progetto, senza scossone alcuno.

Ringraziandoti per lo spazio che mi vorrai offrire, ti porgo cordiali saluti.

 

“Nuove Opinioni” – Novembre 1995

Alfredo De Giuseppe

 

 

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