2002-02 "Accettazione totale?" - Nuove Opinioni
Se qualche decennio fa qualcuno avesse scritto che le automobili avrebbero reso impossibile respirare nelle città, lo avremmo catalogato come scrittore fantascientifico. Se venti anni fa, dopo una decina di birre, qualcuno avesse immaginato che un berlusca fosse a rappresentarci nel mondo, ci saremmo fatti una bella risata. Oggi viene accettato come fatto incontrovertibile. Se qualche anno fa uno scienziato attento avesse annunciato che, dopo l’inseminazione artificiale, avremmo avuto l’utero artificiale e il pene finto, collegati alla clonazione, lo avremmo giudicato un catastrofista. Se nella Tricase degli anni ’70 ci avessero fatto intuire che gli uomini e le donne della nostra generazione, quelli del post-sessantaotto e della rivoluzione totale, avrebbero governato il paese da omologati e devoti soltanto alla real-politik, lo avremmo tacciato di inutile provocazione. Se ci avessero preavvisato, qualche anno fa, che ci avrebbero addormentato con la Tv fino al punto di farci accettare per buona qualsiasi cosa, lo avremmo accusato di essersi fatto condizionare da una recente lettura fantastica di Orwell. Se, per farmi perdere un sogno, mi avessero detto che negli ultimi dieci anni Roby Baggio non avrebbe potuto giocare perché troppo bravo, gli avrei dato del pazzo. Eppure è successo. In ogni campo della nostra vita sono accadute cose che non avremmo mai pensato potessero accadere, eppure le abbiamo accettate e metabolizzate, come intere nazioni accettarono e acclamarono la guerra, il nazismo e il fascismo. Cosa altro deve succedere per farci alzare il culo da quella dannata poltrona?
Nuove Opinioni - Febbraio 2002
Alfredo De Giuseppe