2008-02 "Mi candido perché vivo Tricase" - Il Volantino

Breve riflessione sui perché di una scelta

 

Ebbene si, ho proprio deciso. L’avrete notato in tanti sui muri della nostra città: Alfredo Sindaco. Come tutte le scelte in cui ti metti in gioco c’ è bisogno di riflessione e ponderatezza. Io nel mio stile, seguendo il corso degli eventi della mia vita, ci ho messo pragmatismo misto a poesia, coraggio misto a riservatezza, il mio paesello misto al mondo.

Poi ci ho messo tutte le considerazioni politiche, quelle maturate negli ultimi mesi con gli amici con i quali ho fondato un movimento, dichiaratamente politico, il PES, per una Politica Etica e di Sviluppo. Considerazioni ampie, quasi mai basate su ripicche personali o rivincite di un gruppo su un altro, mai vivendo la politica come un derby calcistico. La caduta dell’ultima amministrazione Coppola ha acuito quel malessere che si era annidato in ognuno di noi nel vivere una situazione alquanto degradata: Tricase moribonda in ogni settore produttivo, brutta da ogni parte la si guardi, complicata nella gestione del territorio, così come nell’apparato amministrativo, così come nel rapporto fra cittadini. Nessun orgoglio da sbandierare per i nostri giovani, una comunità ormai irriconoscibile. E infine i partiti, quelli usciti dalla crisi del maggio 2007: arroccati su posizioni disfattiste, pronti a buttare alle ortiche qualsiasi speranza pur di avere visibilità, riconoscimenti, incarichi. Era, è il momento di fare qualcosa per la città nella quale sono nato, cresciuto, dove ho giocato a calcio, dove ho allenato tanti giovani, dove ho aperto attività commerciali, dove ho scritto articoli e libri, dove in definitiva mi diverto a vivere.

Abbiamo incontrato associazioni, commercianti, operatori dei servizi sociali e del turismo, e infine partiti e frange di partiti: abbiamo ascoltato e preso appunti, pensato ad un progetto per Tricase. Alcuni politici ci hanno vissuto con una certa sufficienza e per fare un esempio alcuni del PD non ci hanno voluto incontrare (forse per non contaminarsi), altri hanno salutato la nostra iniziativa come meritoria e alcuni come l’unica possibile salvezza. Abbiamo incontrato una Tricase comunque rassegnata, benché vicina alla disperazione, ancora incapace di darsi una vera svolta, dove ancora la parentela conta più del merito e il piccolo favore molto di più di un progetto organico.

Non voglio adesso e qui enunciare tutti i malesseri e le nostre ricette, ma vi posso garantire che ci vuole un po’ di coraggio per vincere questa sfida, ci vuole coraggio per fare le cose necessarie per Tricase, ci vogliono persone nuove. Non è più possibile riaffidare la gestione della cosa pubblica a persone che non hanno creato un solo progetto visibile, che non hanno saputo controllare neanche il basolato di via Toma, che non hanno nessuna idea di cosa fare di questo pezzetto di terra, inserito nel mondo di questo secolo.

Mi sono candidato, da solo, per adesso, sostenuto da tanti amici sinceri. Sono convinto che molti mi seguiranno, che diventeremo maggioranza. Tricase ha bisogno di una maggioranza che voglia cambiare questo paese, non di un partito che si fregi solo di aver vinto le elezioni. Grazie per l’attenzione con la quale, sono certo, mi seguirete.

Il Volantino - 24 febbraio 2008

Alfredo De Giuseppe

 

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