2010-05 Lettera aperta al sindaco
Ill.mo Sig. Sindaco,
considerato le sue attuali difficoltà a convocare un Consiglio Comunale, le inoltro in forma pubblica delle istanze che alcuni cittadini mi hanno invitato a presentare come Interrogazione Consiliare.
Vorremmo intanto sapere se lei, Sig. Sindaco di Tricase, è al corrente delle decisioni della A.S.L. che riguardano i progetti dell’azienda sanitaria in riferimento all’utenza della nostra Città.
Ci piacerebbe sapere da lei, per esempio, se e che cosa ha fatto, o pensa di fare, per il Distretto che è ancora a Gagliano nonostante le promesse elettorali di riportarlo a Tricase.
Oggi a maggior ragione,visto che è stato ripristinato quello di Ugento che era stato soppresso insieme a Tricase.
Vorremmo anche conoscere quali iniziative ufficiali la Sua amministrazione ha promosso per far rientrare anche la nostra Città tra quelle con più diritto ad ospitare la Cittadella Sanitaria alla stregua di : Lecce, Maglie e Gallipoli che, è ormai certo, avranno anche questa struttura.
Ma veniamo alla cosa più importante, che coinvolge tanti cittadini e lavoratori dell’ASL: è a conoscenza che gli ambulatori di fisioterapia, per decisione di qualche semplice funzionario o dirigente, cesserà di erogare il servizio all’utenza tricasina a partire dalla prossima settimana.
Un altro importante servizio viene soppresso dopo trent’anni, con una semplice circolare interna alla chetichella e nella assoluta indifferenza delle istituzioni.
Ricordiamo che ella, Sindaco, fa parte della conferenza dei servizi della A.S.L. ,anzi, per l’esattezza, è uno dei cinque componenti e, quindi, nella condizione ideale e più favorevole per difendere gli interessi della città di Tricase.
Troppi strani giochi si sono fatti e si fanno sulla testa dei tricasini che, forse,devono cominciare a dire basta!
Bisogna cominciare a ribellarsi ai soprusi e alle ingiustizie e bisogna cominciare a denunciare le ambiguità di chi può decidere.
Ci risulta che gli ambulatori di fisioterapia a Tricase hanno operatori competenti e professionali in grado di assicurare il servizio come e meglio che in passato e come e meglio delle strutture private,convenzionate e non, che fioriscono come funghi nel nostro territorio.
Certo, bisogna metterli nelle condizioni di operare con mezzi adeguati.
Si faccia spiegare, Sindaco, perché quegli ambulatori non sono stati attrezzati adeguatamente?
Perché sono stati trasferiti in un ambiente fatiscente,umido, buio e insalubre (via Zanardelli)?
Perché solo Tricase è costretta a chiudere la sua sede?
Quali interessi reali sono in gioco?
Non sarà colpa sua, ma solo lei Sig. Sindaco può svelare l’arcano.
Lei può e deve farlo come atto dovuto per la carica che riveste e come atto d’orgoglio per una città umiliata.
Il consigliere di minoranza
6 Maggio 2010
Alfredo De Giuseppe