2011-02 "Cartolina dall'Italia 2" - Il Volantino

Qui Tricase, Italia, 2011. Per quanto vi possa sembrare incredibile c’è un uomo settantacinquenne, titolare di concessioni pubbliche radiotelevisive nazionali, che oggi ci governa, che è stato imputato di tutti i reati possibili e ha fatto leggi per sfuggire alla legge, che compra deputati e calciatori, veline e giornalisti. Per quanto vi possa sembrare strano un uomo diplomato per corrispondenza alla scuola “Radio Elettra”, che per anni andava in giro nelle sue contrade con una borsa in pelle dicendosi laureando in medicina, che, divenuto prima senatore e poi ministro, cavalcando le peggiori paure del nostro popolo disinformato, è riuscito a formarsi una Lega organizzata, che vuole dividere l’Italia e scacciare tutti gli stranieri. Per quanto vi possa sembrare impossibile la mafia, da fenomeno regionale, è diventato un  sistema integrato alla politica nazionale; per quanto vi sembri incomprensibile la pubblica opinione e i partiti di opposizione sembrano accettare questo stato di cose come dato di fatto, nel mentre l’economia va a rotoli, le famiglie hanno perso ogni forma di senso civico e i giovani sembrano canne al vento.

In questi anni, molte volte mi è venuto in mente il film “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis: c’è un episodio in cui il giovane protagonista è costretto a tornare indietro nel tempo per rimettere le cose in ordine. Infatti l’eroe negativo, ritrovandosi tra le mani un almanacco dei risultati di football degli anni a venire e scommettendo sul sicuro era diventato l’uomo più ricco della terra, poi il più potente, governando a suo modo la nazione.

Città piene di spazzatura, carcasse di auto abbandonate per le strade, i deboli sottomessi ai prepotenti, una ristretta cricca di mafiosi al potere e il popolo affamato che lo acclama e lo teme, in attesa di qualche briciola.

Non si può derogare neanche un attimo sull’etica di chi ci governa: una pietra diventa una valanga.

Ho pensato in questi anni che sarebbe bello poter rimettere le lancette del tempo e bloccare il Berlusconi di fine anni ’80, quello che otteneva decreti legge a suo favore da Craxi e compagni, pagando tangenti e corrompendo pubblici ufficiali (processi per i quali sono stati condannati in via definitiva suoi amici, avvocati e dipendenti). Sarebbe bello ritornare indietro nel tempo, perché rimettere ordine ora in questa dissestata democrazia italiana sarà molto complicato. E forse molto doloroso.

Il Volantino – Febbraio 2011

Alfredo De Giuseppe

 

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