2013-07 "Un'illuminazione" - Il Volantino
Di questa estate 2013 rimarranno poche cose, ne siamo certi. Si è vero, c’è Calderoli, vice presidente del Senato (non fa già ridere?) che di tanto in tanto insulta qualcuno perché è nero o diverso o nato sotto Piacenza, c’è anche un ministro dell’interno che non si è accorto di nulla mentre estradavano una donna e una bambina responsabili di essere familiari di un dissidente kazako, mentre nel suo ufficio succedeva di tutto (se gli prendevano la sua seggiola, lui avrebbe detto che stava facendo pipì) . Tutto per compiacere il dittatore, amico personale del nostro Berlusca. Succede anche che Renzi voglia fare il leader del PD, e quindi ogni giorno dice una cosa diversa e divertente, come fan tutti i leader , mentre siamo molto preoccupati per il litigio fra Monti e Casini e un po’ per l’economia che precipita (quella vera, delle famiglie) e ci ha lasciato anche l’amata Margherita Hack. In fondo tutto secondo natura, secondo schemi già visti, già triti e consumati, secondo una deriva tutta italiana.
Ma noi cittadini di Tricase abbiamo altro su cui soffermarci , perché per fortuna i grandi temi ormai li lasciamo al talk-show nazionale che va in onda a tutte le ore, e abbiamo le nostre buone consuetudini, le nostre certezze da accarezzare. Segnaliamo, quasi sconcertati, la sistemazione del manto stradale di via Lecce e vi assicuro che di questi tempi un’operazione così comune, così banale nella sua semplicità, così ordinaria nella sua pleonastica espressione, diventa un avvenimento importante, un esempio di buona amministrazione, un segnale di forte interesse verso la città. Con la povertà incombente dovremo abituarci ad exploit del genere: asfaltare una strada sarà evento da salutare con una festa di paese, compresa banda e santo. In questo luglio tricasino, ad esempio, abbiamo letto un manifesto d’altri tempi: “Il Sindaco informa che venerdì 12 luglio alle ore 22 sarà inaugurato il nuovo impianto di illuminazione di piazzetta della rotonda a Tricase Porto. La cittadinanza è invitata”. Poteva sembrare il manifesto dell’arrivo dell’energia elettrica negli anni ’20 o uno dei tanti manifesti democristiani degli anni ’60 e ’70: “per interessamento dell’onorevole ….a Tricase finalmente la fogna nera, con l’amichevole erogazione di cento milioni di lire da parte dell’ente….presieduto dall’amico onorevole…”. E via, a vincere le prossime democratiche elezioni.
Ma l’annuncio della nuova illuminazione era proprio vero e attuale, e aveva in sé la stessa dose di ironia provinciale e di tragedia epocale. Siamo davvero ridotti al lumicino, siamo davvero alla fine del pasto, se siamo costretti a gioire per due lampade e quattro lampioni. Si cela un messaggio dietro quel manifesto: "nel buio generale, nello sgomento collettivo, noi, amministratori di Tricase, impossibilitati a programmare, senza soldi e senza coordinamento, aggrappati agli umori e ai tempi del nostro unico leader, vi diamo comunque un po’ di luce, siamo nel tunnel ma la rotonda sul mare gode di nuova energia, guardate con fiducia al futuro, possiamo farcela, forse un giorno potremo farvi vedere cose mirabolanti.”. Ma l’invito, fugace e sotterraneo, cade nel vuoto, poco pubblico e pochi applausi.
Noi, uomini e donne di paese, aggrappati pervicacemente a questo sud, noi che ormai siamo senza idee e senza risposte, quasi inebetiti dal potere e dalle sciocchezze, vivremo come sempre, in attesa di un’illuminazione.
il Volantino - 25 Luglio 2013
Alfredo De Giuseppe