2020-09-09 "Quello che sta succedendo è uno scandalo..." - FB
Quello che sta succedendo intorno al castello di Tutino è uno scandalo. E come al solito passerà sotto silenzio, senza nessuna vera contestazione.
Ho cercato di approfondire per non fare la solita lamentela via social sulla modalità di affrontare le opere pubbliche nelle nostre cittadine. E sono andato alla radice del problema.
La sistemazione della pavimentazione di Piazza Castello a Tutino è figlia di un mutuo contratto nel 2016 dal Comune di Tricase, sindaco Coppola, per complessivi € 850.000 (delibera 208 del 12.08.2016) destinati alla sistemazione di alcune strade e piazze comunali.
Il 6 ottobre del 2016, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, ing. Vito Ferramosca, con una semplice determina, senza cioè alcuna gara o progettazione alternativa, conferisce l’incarico della progettazione esecutiva ad un raggruppamento temporaneo di professionisti ed esattamente all’Arch. Antonio Longo, all’arch. Luigi Licchetta e al geom. Antonio Pantaleo. Nella determina si specifica che i tre sono stati invitati direttamente e siccome l’importo previsto per le spese tecniche è di € 28.000 devono fare un ribasso e loro scrivono che accettano per 27.720 oltre IVA. Tutto legittimo, ma non opportuno, soprattutto perché si tratta di opere destinate a formare per molti decenni il paesaggio urbano. In alcuni casi si tratta di opere attese da decenni, come la sistemazione di piazza don Tonino, piazza Sant’Eufemia e appunto la piazza di Tutino.
Il progetto di Tutino è stato gestito come un mistero fin dal primo momento. Nessuno l’ha visto, nessuno l’ha potuto commentare. In ogni caso c’era una bozza presentata da Coppola alla comunità di Tutino e su quella ci siamo basati: la piazza senza asfalti e senza marciapiedi, con un’illuminazione consona e dei pali in ghisa. Di quel progetto non è rimasto nulla: ora c’è la striscia di asfalto, ci sono dei marciapiedi e ci sono dei pali dell’illuminazione davvero inguardabili. Pare che la sovraintendenza ci abbia messo del suo, ma credo che molto sia dipeso dall’assenza di un progetto ben concepito fin dall’inizio, di un progetto condiviso e facilmente ampliabile successivamente a tutta la zona circostante il castello, fino alla chiesa.
Non voglio misurare quanto possa essere ignorante in materia la Sovraintendenza, né quanto siano inesperti i tecnici, né quanto siano inquietanti gli uffici comunali (non si riesce a sapere mai nulla!!), ma vorrei solo dire: andate tutti a guardare una piazza storica come si illumina, come si pavimenta, come si utilizza. Basterebbe arrivare a Lecce in Piazza Duomo, senza scomodare i monumenti più importanti d’Italia.
E anche in silenzio è rimasto il duo Caputo- Winspeare, destinatari di un consistente contributo pubblico per la ristrutturazione del Castello. Dopo tanto fashion, tanti video sulla bellezza, tanto bla-bla sulla cultura, non hanno mai trovato il modo di prendere una posizione sulle brutture a cui stanno assistendo intorno al loro castello. Ma forse all’interno del loro mondo non è prevista la contestazione.
FB, 9 settembre 2020
Alfredo De Giuseppe