2021-11-05 "Speciale CIOLO – continua…", FB
Nel giugno 2020 pubblicavo sul bimestrale “39 Parallelo” uno Speciale sul Ponte Ciolo, con foto inedite e due interventi fondamentali, uno dell’ingegnere che lo aveva progettato, Antonio La Tegola e l’altro dell’ing. Anna Maria Riccio, funzionaria dell’ufficio tecnico della Provincia di Lecce. Il link qui riportato:
è da oltre un anno il più cliccato (insieme alla storia della “Piscina naturale” di Marina Serra) del mio sito personale. Leggono del ponte da ogni parte del mondo, forse anche perché l’ing. La Tegola, splendido novantenne residente a Bari, ma ancora attivo in Ecuador, ha lavorato per anni in ogni angolo della Terra, senza mai sentirsi una star. Con lui ho avuto lunghi colloqui illuminanti sulla costruzione del ponte, così come con l’Ing. Riccio ho più volte chattato intorno ai lavori in corso e alla robustezza del Ciolo. Molti hanno letto, molti hanno scritto e molti mi chiedono continue informazioni. Però la sorpresa è arrivata qualche settimana fa, da un messaggio da un numero sconosciuto: “Buongiorno, sono il nipote del costruttore del Ponte Ciolo, di Antonio Ria di Lecce. Ho delle foto che mio nonno conservava gelosamente, perché lui considerava quel ponte l’opera più bella e più ardita che avesse realizzato”.
Sono subito entrato in contatto e ho ricevuto queste belle foto, quasi tutte scattate nel momento del collaudo, che pubblico qui di seguito, che vanno ad aggiungersi a quelle che gentilmente a suo tempo mi avevano concesso l’ing. La Tegola e l’amico Valerio Ferramosca di Corsano, già pubblicate nel link citato.
Ringrazio Alessandro Ria per l’attenzione che ancora nutre verso il lavoro del nonno e anche tutti quei tecnici e operai che, con sprezzo del pericolo, lavoravano senza protezioni ad oltre trenta metri di altezza. Pubblico anche delle foto del 3 novembre 2021 che dimostrano come, purtroppo, il degrado del ponte è continuo e meriterebbe forse un maggiore monitoraggio. In ogni caso un bel pezzo di Salento, ancestrale e moderno, fuso in un unicum come solo un’opera d’arte poteva fare.
FB – 05 novembre 2021
Alfredo De Giuseppe