2022-06-01 "Di matrimoni pubblici e altre facezie..." - Il Gallo

 
PUBBLICATO SU "IL GALLO. IT" il 1 GIUGNO 2022
https://www.ilgallo.it/.../tricase-matrimonio-in-piazza.../
 
Nell’epoca della mercificazione totale, compresa quella della propria privacy e immagine, non mi meraviglio più di nulla. Sposarsi a Tricase in piazza Pisanelli, senza un motivo reale che non sia l’ostentazione di meravigliose pietre accoccolate al sole del giugno salentino, non è un delitto, né vi è alcuna lesa maestà, è semplicemente l’ennesima dimostrazione della volgarità travestita da vippume. Infatti il Sindaco De Donno, come unica difesa, ha parlato di 500 persone invitate che arrivano da lontano, da chissà quali mondi meravigliosi, dove tutto deve avere una sua eccezionalità, un suo charme particolare.
Però non mi meraviglio, anche perché la festa in sé non è che sia molto peggio delle varie cerimonie già in voga in questi ultimi anni, dal costo esorbitante, con clamore sempre maggiore, con inviti a cantanti sempre più famosi. Nella varie masserie alla moda, quasi tutte uguali, non manca quasi mai l’attore delle fiction, l’influencer di TikTok e infine la banda del paese, quella che non esiste più e si tende a spacciarla per qualcosa di antico, che fornisce il vero tocco della tradizione. Il problema di queste cose è che in genere vengono copiate, sempre al ribasso, e si finisce per far diventare un’eccezione come una regola e forse un vezzo. Come quelli che per tutta una vita guidano una vecchia station wagon di seconda mano e poi il giorno delle nozze arrivano in chiesa con la Maserati ultimo tipo o con la Bentley decapottabile.
Non so chi siano gli sposi, né i 500 invitati esterni, né come sarà gestito il banchetto (immagino comunque un certo lignaggio). Magari tra qualche giorno avremo dettagli più precisi, però al momento quel che conta è la delibera della giunta comunale, che offre in esclusiva per tremila euro una piazza pubblica per un evento privatissimo, che dovrebbe essere intimo e di riflessione, forse di condivisione con le persone più vicine. Non so se qualcuno durante la festa riuscirà a moltiplicare pure i pani, il vino e i pesci, ma se dovesse riuscirci, ancora una volta non mi meraviglierei: sarebbe un altro evento che renderebbe Tricase ancora più famosa.
Certo con questa logica si potrebbe arrivare ad immaginare tutte le cerimonie, comprese quelle di battesimo, prima comunione e vari. Basta con ristoranti banali e masserie lontane dal centro: si potrebbe affittare ogni singolo angolo del paese, ogni piazzetta e quindi finalmente incassare ogni settimana, compreso il venerdì, una bella cifra, con la quale potremmo ridurre la tassa sulla spazzatura. E quindi avremmo risolto una serie di problemi, anche quello dei parcheggi e delle isole pedonali, perché le feste avverrebbero tutte in pubblico, nel raggio di 500 metri dalla chiesa (che rimane un aspetto secondario di tutta la vicenda) e ognuno si sceglie quale vuole.
Però, al di là di queste semplicistiche riflessioni, fa davvero specie che venerdì 3 giugno 2022 ci sarà un invitato in più, il patriota Giuseppe Pisanelli, che guarderà tutti dall’alto del suo piedistallo e penserà: se avessi immaginato quest’Italia classista e predatoria, avrei preferito rimanere a casa mia, a guardare il mare. I 502 presenti, compreso gli sposi, non sono tenuti a sapere chi fosse Giuseppe Pisanelli e quindi tutto torna.
 
Alfredo De Giuseppe
 
 
 
 
 

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