2024-12-06 "3-CANDIDO BESTIARIO SETTIMANALE" - il Volantino

 

Nel 1945, dopo il successo del giornale “L’uomo Qualunque”, Guglielmo Giannini fonda un partito con lo stesso nome. Nasce un movimento che si definisce né di destra né di sinistra, ma che in realtà raccoglie molti fascisti (ormai ex) desiderosi di avere una nuova rappresentanza. Giannini per un paio d’anni raccoglie un certo consenso, nel 1948 è già finito, nel 1950 sciolto definitivamente. Giannini, che poi sballotterà senza gloria tra il MSI e il Partito Monarchico, lascerà in eredità all’Italia solo due termini politici: qualunquismo e qualunquista.

Qualche decennio dopo, un attore comico abbastanza mediocre e monocorde, Beppe Grillo, si inventa uno spettacolo urlato contro la partitocrazia, nello stile artistico di alcuni telepredicatori americani. Intorno al successo teatrale, inventa il “Blog di Beppe Grillo”, che negli anni dell’imperante berlusconismo diventa lo sfogatoio di una certa base di sinistra ormai persa dietro il lessico veltroniano e di una certa destra sociale stanca delle comparsate televisive senza costrutto dei suoi leader ormai venduti al capitale. Nel 2009 il blog, frequentato ormai da milioni di utenti cibernetici, fonda il Movimento 5 Stelle. Rappresentante legale e Presidente del Movimento è naturalmente il suddetto comico genovese. Alle elezioni del 2013, come capo della coalizione è indicato lo stesso Grillo, ma non si candida. Da quel momento in poi ha tentato di governare il Movimento né di destra né di sinistra senza mai candidarsi. Si è inventato di tutto, da promotore a garante, fondatore e consulente, purché non fosse coinvolto nelle vicende politiche quotidiane di un eventuale buon governo. Ha fatto governare i suoi poveri eletti (spesso oneste marionette indottrinate) con la destra e con la sinistra, con Renzi e con Draghi, per poi far emergere un professore qualunque, uno sconosciuto Giuseppe Conte, che ne divenne in effetti il leader. Ora Grillo in un video titolato “Movimento compostabile”, replicato poi in un altro girato all’interno di un carro funebre, declama: “Conte è un mago di OZ che parla di democrazia diretta. Rivoglio il simbolo e rivendico il mio diritto all’estinzione del movimento”.

La democrazia diretta è una bufala grandissima perché la rappresentanza, quella buona, genera buoni esempi e buone leggi, mentre tutto il resto rimane nello spettro delle offese, delle contumelie, delle lamentele, e delle guerre personali. Ogni fondatore ama morire con la propria creatura. Da qualche anno Grillo ci prova, in tutti i modi possibili. Sa di aver sbagliato molte cose, non sa come porre rimedio e ormai vive nell’unico desiderio dell’auto dissoluzione. Si consuma in queste settimana l’ultima inutile battaglia in seno al movimento che fu. Avanti il prossimo.

06 dicembre 2024 - il Volantino

alfredo de giuseppe

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