2025-01-10 "Breviario di inizio anno"

A parte l’inversione dei sensi unici di alcune strade di Tricase, lo smantellamento delle piste ciclabili a Lecce e lo stop alle orecchiette di strada nel centro storico di Bari, molte cose stanno succedendo nel mondo in questo inizio del 2025. Alcune ci sfuggono, si accavallano, si confondono, altre sono terribilmente chiare.

Trump non si è ancora insediato come Presidente degli Stati Uniti (per la seconda volta, ahimè) e già azzarda audaci manovre geo-politiche: vuole annettere il Canada, il Canale di Panama e la Groenlandia; vuole alzare in modo esponenziale i tassi per l’importazione di beni dall’Europa e dalla Cina; vuole che la Comunità Europea si disintegri per ricominciare a fare trattative dirette Stato per Stato ai quali già chiede di triplicare le spese militari; vuole dominare il mondo attraverso la tecnologia di Musk, che a sua volta vuole essere determinante nel suo governo. Due pericolosi dott. Stranamore.

Meloni, l’ineffabile presidentessa italiana, tutta patria e famiglia, proveniente da una formazione autarchica, sta svendendo ogni cosa della patria, per la famiglia si vedrà. Qualche mese fa il suo governo ha fortemente voluto la vendita ai tedeschi di ATI, ex Alitalia, poi ha autorizzato la TIM a vendere al fondo statunitense KKR la sua rete primaria e secondaria delle telecomunicazioni conferendo così di fatto il controllo di dati sensibili degli utenti ad una compagnia straniera. Ora sta per sottoscrivere un contratto in affidamento diretto con la società Starlink di Elon Musk: si tratta di una fornitura pluriennale di tecnologia alle nostre Forze Armate e, molto probabilmente, anche alla nostra Protezione Civile. In sostanza tutti i nostri dati sensibili saranno in mano agli Americani, alla faccia del nazionalismo e dell’amor di patria. In lei prevale l’amor di potere, tutto il resto è propaganda, contorsione elettoralistica.

L’ONU ormai non viene più menzionata, come non esistesse, come se ci fosse una diffusa voglia di sopraffazione, senza nessun freno che non sia quello del più forte, delle armi tecnologicamente più avanzate. Quello che sta succedendo in Medio Oriente è devastante: una Nazione definita democratica attacca tutti i vicini, distrugge tutto intorno a sé nel silenzio della Civile Comunità Internazionale, nella connivenza delle Borse, nella mediocrità dei Media. Essi stessi, i Media, depotenziati da un sistema che ha comprato tutto e mal sopporta ogni forma di controllo. Siamo alla mercé di ogni potente, pubblico o privato che sia.

Piove sempre meno, però cemento e asfalto, lottizzazioni e nuovi B&B avanzano senza sosta. La povertà aumenta ma non bisogna dirlo, l’inflazione si è mangiato quasi tutto, le banche guadagnano, la situazione migliora nelle conferenze stampa. I poveri diventano schiavi, il sistema nervoso rischia, le soluzioni sono dentro di noi, ce lo consiglia Facebook.

FB 10 gennaio 2025                                                                                                     

alfredo de giuseppe

 

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