L'ultima osteria (2010)
Il documentario, prodotto da Perlesalento con Minuto d’Arco, nasce dopo la fortunata prima esperienza di De Giuseppe, “L’arte nascosta”, che, in concorso all’edizione 2009 del London Internationale Documentary Festival (LIDF), ha fatto parte della cinquina dei finalisti. “L’ultima Osteria” avvierà proprio da Londra il suo cammino tra festival e concorsi, a livello nazionale e internazionale, con la certezza di avere uguale consenso di pubblico e critica che sono stati riservati alla prima opera del regista tricasino. I cinque protagonisti de “L’ultima Osteria” sono tutti di Tricase e le strade e le osterie raccontano la vita della cittadina. Cinque persone che presentano la loro storia, le loro vite, il loro mestiere (attuale o mancato), i loro problemi quotidiani. Risolti molto spesso nell’osteria del paese, davanti ad un bicchiere di vino o di birra, o durante una catartica “passatella”, dove l’essere “patruni” toglie sassolini dalle scarpe e ripaga dagli stenti, senza mai dimenticare, però, che la fortuna beffarda, gira… Un documentario su un luogo che resiste all’usura del tempo e racconta di un rito che accomuna generazioni e
mondi diversi. Perché nelle osterie si incontra il disoccupato che attende una sistemazione dall’amico vicesindaco; il fruttivendolo part-time che non riesce ad abbandonare il suo mare; il professore disilluso dalla sinistra al parlamento, ridotta ad essere “tagliata” all’infinito, quasi fosse un salame. E chi aspetta che gli sia riconosciuta la pensione di oltre vent’anni di lavoro presso un’azienda svizzera, bloccata, a suo dire, dalla storica neutralità del paese elvetico. Un ritratto dai toni neorealistici su un microcosmo che sembrerebbe tutto al maschile. Ma in verità nella “passatella”, come nella vita, se la “donna incinta” si oppone, non conta neanche la parola del padrone. E’ lei che fa andare avanti il gioco… Direttore della fotografia è Davide Micocci; il montatore, Andrea Facchini; Gianni De Blasi è aiuto regista.
su "Il Gallo" - 26 febbraio 2010