2025-02-21 "Un mondo di ricchi e poveri" - Querce news

Editoriale di febbraio

All’improvviso molte persone si sono sentite profondamente, prosaicamente trumpiane. Hanno introiettato con una certa velocità che quel mondo monocromatico, bianco o nero, senza sfumature, senza giudici, sindacati, giornali, senza intermediazioni di alcun genere, in fondo, è il loro modello di vita. Anzi viene vista come l’unica filosofia del vivere in questo pianeta globalizzato: il più ricco vince sempre, il più povero viene eclissato.

Il fatto grave non è che a questa filosofia si siano accodati alcuni politici nostrani, da sempre convinti sostenitori del comando supremo come unico sistema di governo, ma che l’intera Europa non abbia saputo reagire a questa trappola che si preparava da anni e che noi, annusatori di funghi malefici, avevamo sentito già da tempo. Avevamo lanciato allarmi di ogni tipo, ma eravamo rimasti nella nicchia di un albero ormai secco: nessuna nuova linfa a sostenerlo.

L’Europa è rimasta vittima dei progetti di potere di ogni singolo Stato dove i nazionalismi son diventati man mano più forti, alimentati da personaggi esperti in paure e propagande. È mancato il coraggio, quel senso di rivendicazione forte e fattuale dei nostri principi di tolleranza e libertà. Ora l’Europa, che negli ultimi decenni ha seguito pedissequamente gli USA in tutte le loro idee balzane di democrazia, si ritrova nel ruolo di comparsa in ogni scacchiere internazionale. Invece di essere il faro di pace, inclusione e libero scambio, si ritrova ad essere il vassallo di una terribile idea della convivenza mondiale.

Il nostro governo, al di là della propaganda, è in effetti condotto da piccole menti che hanno da sempre avversato l’unità europea per sognare un’italietta sempre più forte, dominatrice del globo terraqueo. Ora è convintamente accodato al nuovo ordine mondiale, governato da dittatori piccoli e grandi (a seconda della quantità di denaro a disposizione). Appena saranno valicate le ultime barriere (magari alla fine di Mattarella), anche in Italia assisteremo alla lenta evoluzione verso un sistema autoritario, dove i piccoli reati saranno sempre più perseguiti e la grande corruzione sempre più tollerata. Pochi magnati, alcuni politici privilegiati, molti schiavi lavoratori.

Noi cercheremo di opporre un minimo di resistenza: gli schiavi a volte possono sognare, dentro una quercia ben radicata, ancora viva.

21 febbraio 2025 - Querce news

alfredo de giuseppe

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