Best, sindaci e farfalloni (2006)
Questa raccolta di scritti è la naturale continuazione di “A volte bisogna scrivere” pubblicato nel novembre 2000. Anche qui c’è la commistione fra canonici scritti pubblici, annotazioni personali e abbozzi di racconti. Gli inediti sono in corsivo, mentre gli articoli pubblicati recano l’indicazione della data del giornale.
Una raccolta quasi privata, forse inutile a storicizzare gli eventi di Tricase e del mondo, ma una necessità interiore di catalogare, mettere in ordine, sistemare e mandare in soffitta. Forse non ho altro modo per curiosare su ogni nuovo giorno. Questo sistema ti permette di ripartire da un altro anno, altre cose, senza dimenticare quasi niente, ma anche portarsele sempre addosso con l’assillo di doverle buttare. Stanno in un libro, su uno scaffale, buono per cose a futura memoria.
Cinque anni pieni di lavoro, osservazione politica e familiarità, ma anche di scrittura.
Best, sindaci e farfalloni – 2001-2006 è un riassunto imperfetto e come al solito poco omogeneo, di situazioni e riflessioni nuove (è anche il solito omaggio all’eclettismo dilettante).