1982-10 "Spettacoli o disperazione?" - Nuove Opinioni

Nessuno chiede che Tricase sia capace di organizzare spettacoli grandiosi, che sia in grado di farci scoprire nuovi Shakespeare o nuovi Beethoven. Oggi è difficile ovunque additare un’opera come immortale, nessun trattato politico-economico è una pietra miliare per lo “sviluppo dell’umanità”.  Non c’è neanche più il problema della libera circolazione: ognuno rappresenta o fa quello che vuole, tranne poi accorgersi che vige sempre un conformismo dettato dalle circostanze. Il vero problema è come far circolare, nella maniera più veloce possibile, idee, spettacoli, saggi, film di natura e ideologie diverse (anche se oggi dicono di essere per la pace, il disarmo e la democrazia!). questo problema si accentua con la crescita dei mezzi audiovisivi, i quali hanno, per loro stessa natura, eliminato la fissità e l’immortalità (ve lo immaginate Gesù Cristo coinvolto nella guerra del Libano, che rilascia interviste a Bruno Vespa?).

Insomma la veloce circolazione delle informazioni è il segno dei  nostri tempi, l’unico mezzo per addentrarsi nelle sfaccettature della vita quotidiana, nelle nostre diversità.

E’ questo lento tentativo di rendere vivibile il nostro tempo che può creare anche movimento di denaro,  idee e lavoro; il nostro essere tagliati fuori è anche frutto della nostra incapacità propositiva.

Le istituzioni, i partiti, il Comune, gli enti turistici invece di porsi questo problema, invece di colmare il vuoto degli assenti circuiti distributivi, invece di lanciare programmi a lungo termine e di lunga durata, cercano soltanto, disperatamente, di far sapere che esistono (ma per fare che, poi?) organizzando dei rituali raduni pieni di autocitazioni e autocompiacimenti.

 

10 ottobre 1982 – Nuove Opinioni

Alfredo De Giuseppe

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