2007-03 "Radio capo" - Opuscolo a cura di Mondo radio per mostra su Radio Libere
Lo schema di alcune radio del nord che chiamarono alla rivolta sociale e giovanile, come Radio Popolare di Milano e Alice di Bologna, non fu assolutamente seguito dalle nostre radio, che ben presto divennero dei juke-box per “musica a richiesta”. Ci fu forse la paura di osare, di andare davvero in mezzo alla gente e creare un filo diretto con i problemi reali di tutti i giorni: sia le proprietà, i conduttori e i radioascoltatori trovarono più rassicurante ascoltare la canzone d’amore che la vecchia radio AM trasmetteva con difficoltà. La pubblicità locale poi fu una grossa sorpresa per tutti, perché ascoltare per radio il nome della propria lavanderia, macelleria o ristorante faceva sentire tutti un po’ più gratificati. In quei primi mesi, così leggendari e convulsi, tentai alcune esperienze alternative oltre alla musica, ma l’audience voleva i Cugini di Campagna e noi ci accodammo a loro. Feci delle belle esperienze raccontando una notte sulla barca dei pescatori e alcune interviste con anziani che non capivano le novità della radio locale, ma fu ben poca cosa. Poi mi divertì qualche mese a fare una specie di “Alto Gradimento” locale, ma l’entusiasmo della prima ora dopo appena un anno era già finito.
Ciò non toglie che quella mia prima esperienza è stata fondamentale, perché grazie al successo di quei primi mesi capii che anche a Tricase si poteva creare qualcosa dal nulla. Piangersi addosso, recriminazioni storiche e culturali, paure globali erano esercizi che si potevano superare.
Dopo pochi anni, direttamente dalla passione musicale arrivò la prima vera attività commerciale. Ed è così che Tricase si ritrova un laureato in meno ed un piccolo imprenditore in più. Degli gli amici e fondatori di Radio Capo ho sempre conservato un ottimo ricordo, non fosse altro per quell’aria confusa, arruffona ma genuina ed entusiasmante che gli anni ’70 ci riservavano.
Pubblicazione opuscolo a cura di Mondo radio per mostra su Radio Libere tenutesi a Palazzo Gallone –Tricase – marzo aprile 2007
Alfredo De Giuseppe