2011-01 "Cartolina dall'Italia" - Il Volantino
Qui Tricase, Italia. Da fonti ISTAT risulta che un giovane su cinque non lavora, non studia, non è iscritto ad alcuna lista di collocamento. E’ un “invisibile”. Inoltre il 48 per cento delle donne non è occupata. Formerebbero una nazione di circa 25 milioni di persone con PIL uguale a zero. Non sono un appassionato di statistica e penso che spesso i numeri messi in mano a politici disonesti siano fonte di inganni ed equivoci, ma la fotografia della realtà occupazionale penso che sia sotto gli occhi di tutti. Ci sono più imprese in Italia di qualsiasi altra nazione, peccato che la partita Iva sia spesso un semplice mezzo per essere assunto senza alcuna tutela: libero professionista. Al Sud la disoccupazione giovanile supera il 30%.
Intorno a questi temi il dibattito si concentra su quanto debba durare la cassa integrazione o quanto debba crescere la produzione, mai dicasi mai, che un nostro onorevole metta in discussione il modello di sviluppo che ci siamo dato. Riflettiamo laicamente e vedremo quanta follia ci sia nel nostro vivere quotidiano: consumiamo e ricicliamo, inquinando e distruggendo il pianeta, con masse di persone sempre infelici, sempre più disoccupate, e alla sfrenata ricerca dei soldi per pagare il mutuo o il condominio. Qualcuno deve cominciare a parlare di un nuovo sistema economico, di una nuova era basata su un benessere più misurato per tutti, su un’ecologia dei comportamenti che parte dall’auto e finisce alle centrali nucleari. Ecco perché anche Tricase -Italia- avrebbe bisogno di una classe politica e intellettuale pronte a gestire il potere senza demagogia e populismo, ma con una sana idea di sviluppo. Le superstrade e i superporti non ci servono più, vediamo di capire come essere un po’ più felici.
Il Volantino - 22 gennaio 2011
Alfredo De Giuseppe