2024-06-28 L'eterna commedia diventa psicodramma

Finché è commedia tutto è possibile: il blocco navale, la rincorsa agli scafisti nel globo terraqueo, l’affondamento delle navi ONG, l’Europa che cambierà sotto i colpi della sezione giovanile del MSI della Garbatella, la fine della Pacchia per quei cattivoni di Bruxelles, l’immigrazione è sempre illegale, i negri sono brutti e cattivi se non vincono una ventina di medaglie d’oro alle Olimpiadi. Nella commedia all’italiana, dove tutti fanno le corna a tutti, Putin è un genio della democrazia, Mussolini non era poi così male, la fiamma della sua tomba è un simbolo della vera tradizione italiana, mentre tutti gli altri vogliono la sostituzione etnica. I ministri, sempre in maschera, possono dire di tutto, financo che Dante è il fondatore della destra italiana, che Colombo ha scoperto l’America seguendo i suggerimenti di G. Galilei che ancora doveva nascere, e qualche deputato, durante la festa,  può sparare nelle palle del vicino, senza che questo sembri niente di grave. Nella commedia tutto è possibile: abbiamo avuto in Italia financo Berlusconi Presidente del Consiglio, che in fine vita voleva pure diventare Presidente della Repubblica e finalmente fare una visita ufficiale in Egitto alla nipote marocchina di Mubarak. Di film così ne abbiamo visti davvero tanti, ma talmente tanti che siamo stati sconfitti per stanchezza, cedendo infine all’ignoranza più gretta, rassegnandoci al peggio. Purtroppo è il peggio che non ci lascia.

In questi giorni, dolorosamente, l’eterna commedia all’italiana è diventato uno psicodramma meloniano. Lei, poverina, ha scoperto che l’Europa sta tentando, a fatica, a mettere un freno proprio a quelli come lei. Si sta tentando in Europa di non farsi sopraffare da nazionalismi e fanatismi, di non andare verso regressioni sostanziali sui diritti civili, sulla lotta alle ingiustizie sociali. L’Europa, meglio di altre parti del mondo, sta tentando di mettere un freno al disfacimento del nostro pianeta, dandosi delle regole, cercando di fermare il mostro un attimo prima dell’abisso. Lei, la nostra piccola fiammiferaia, ha scoperto che in realtà il suo gruppo estremista in Europa non ha vinto le elezioni e quindi non può dettare nessuna regola. In più, durante una evidente crisi di nervi, ha detto che vuole cambiare l’Europa pur non contando nulla.  Ora l’Italia avrà quello che ha sempre avuto, qualche commissario importante, qualche concessione sul deficit. Nei summit ministeriali cercheranno di rabbonire con sorrisi e paroline dolci l’indispettita politica di lungo corso che fa sempre finta di essere la vittima del sistema mondiale che non ama l’Italia.

Per fortuna l’Europa esiste ancora. Non so ancora per quanto, perché stampa, giornali e TV fanno a gara a soccorrere i nostri politici, affinché al più presto tornino all’irrealtà della commedia all’italiana, perché poi in definitiva siamo tutti un po’ meloniani, come prima siamo stati tutti un po’ berlusconiani e anche un po’ renziani. Peccato non aver mai provato il brivido di essere come qualcuno di serio.

FB - 28 giugno 2024

Alfredo    

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