080 - Diffusi disagi psicotici - 2019-05-11

Ultime settimane di una fredda primavera. Vediamo di fotografare, di fermare per un momento questo nostro scorrere quotidiano, che sui social diventa istantaneo, quasi fulmineo. La TV di Stato ci trasmette ormai un paese normalizzato, fuori pure dalla recessione tecnica, con gli italiani finalmente liberati dai migranti, pronti a difendersi con un mitra da qualche ladro (se Rom, senza alcuna aggravante), decisi a dichiarare guerre alle regole europee che li bloccano nei loro impulsi anarcoidi e fascistoidi. Italiani brava gente, da sempre si autoassolvono su ogni stravagante comportamento, si chiami mafia, avanspettacolo, fascismo o terrorismo.

In questi giorni abbiamo visto di tutto: un ministro dell’interno che a Pasqua imbraccia un fucile e avverte: “siamo armati e abbiamo l’elmetto”. Un ministro allo sviluppo economico che insieme al ministro della giustizia parla della festa del 25 aprile solo grazie ad un banale tamponamento in autogrill. Un ministro della famiglia che vorrebbe far ritornare l’Italia al novecento delle madonne lacrimanti e degli aborti clandestini. Un ministro degli esteri che è come se non esistesse. Una ministra per il Sud che ormai non si può presentare in molti Comuni del Sud, neanche per dire che è ministra per il Sud. Un ministro per le infrastrutture che ha grossi problemi di personalità e infine un presidente del consiglio che sembra un gaffeur di professione. Se a questo aggiungiamo la Lega di Salvini che dopo aver rateizzato in 80 anni una propria ruberia, difende il sottosegretario Siri indagato per finanziamenti occulti, si lancia in continui selfie imbarazzanti, oltre alle copertine di baci con nuove fidanzate, il quadro politico si completa, nel suo intreccio di grottesco e malavitoso.

Però non finisce qui, perché la sequela di cazzate sparate per anni sul web, le prime mosse contorte di questo governo nato da un contratto tra privati, la totale assenza di una linea politica estera almeno coerente, in contemporanea con una crisi europea, ha portato l’Italia sull’orlo della sfiducia totale da parte degli investitori italiani e stranieri. Un disastro annunciato, maldestramente creato senza sapere di farlo, nella connivenza del popolo e di quasi tutte le Istituzioni, come sempre timide di fronte al vincitore. (Ora uno 0,2% di crescita è diventato un roboante trionfo).

Ci sarebbe tanto da fare e da dire per un’opposizione seria e decisa. Ma come si fa a essere decisamente contro quando per anni si son fatte più o meno le stesse cazzate (forse solo un grado di intensità in meno)? Non c’è chiarezza sulle questioni ambientali, sulle guerre, sulle migrazioni, sull’economia, sul nostro Sud, sul futuro dell’Europa e sull’assetto istituzionale dei prossimi decenni. Sostanzialmente un’opposizione senza idee che combatte con una maggioranza che invece sfodera idee ad ogni momento, secondo l’istinto di sopravvivenza o di sopraffazione. Si distingue timidamente solo nella difesa dei diritti civili, della libertà d’espressione. Per il resto siamo sull’orlo del baratro, economico e sociale, con i ragazzi sbandati, maleducati, sprovveduti, violenti e infine anche disoccupati o male occupati. E intanto “Liberi & Uguali” non so più come si chiama, con chi si vuole alleare (forse solo con Emiliano?). “Potere al Popolo” non riesce a fondere giovanilismo con proposte realistiche, magari in tema ambientale. Il PD cerca di accorciare le distanze con gli altri partiti creando i soliti equivoci interpretativi su ogni argomento, tanto da risultare sempre o una minestra riscaldata o una marmellata in scadenza. Non c’è soluzione se non c’è vero coraggio, vero ardire sulle cose da fare, se non c’è la volontà pervicace di unirsi sulle idee e non sui numeri. Mi arrogo il diritto di tre proposte di sinistra: 1) eliminazione delle Regioni con una sanità uguale per tutta l’Italia; 2) sostituzione entro 10 anni di tutte le attuali auto con motore a scoppio con auto elettriche, favorendo quelle che riusciranno ad autoalimentarsi; 3) evoluzione di diritti e doveri di tutti i lavoratori, compresi i commercianti, gli artigiani e le nuove partite iva, da equiparare ai lavoratori statali (ferie pagate, malattie, pensione, ecc).

Invece siamo il Paese al mondo che ha la peggiore percezione rispetto alla realtà delle cose (ricerca Ipsos 2019). Tanto che Camilleri e altri intellettuali hanno lanciato una petizione per chiedere un più approfondito studio delle Storia nelle scuole di ogni ordine e grado. Negli stessi giorni in cui a Manduria si scopre che un gruppo di ragazzi ha seviziato per mesi un anziano, portandolo fino alla morte. I media hanno parlato di lui come di una persona con un disagio psichico, mentre nessuno ha detto che il vero disagio psicotico lo hanno quei ragazzini, i loro genitori e i loro compaesani che sapevano e hanno taciuto. Un disagio nevrotico, autoimmune, distruttivo che ha investito da anni la nostra nazione e dal quale non si esce con le bugie, le promesse inattuabili e le grida razziste, ma con un sussulto di verità, di attenzione verso il mondo che cambia, con una politica che sappia pensare anche ai prossimi trent’anni.

La mia colonna - il Volantino, 11 maggio 2019

Alfredo De Giuseppe

 

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