Libere Fenomenologie del 2023-12-01 ... del tramonto della carta stampata
Con una lenta ma inarrestabile scalata, nel 2014 la pubblicità
sul web mondiale, per la prima volta, ha superato quella sulla
carta stampata. Meno pubblicità comporta una profonda trasformazione
per giornali tradizionali, quotidiani e settimanali
soprattutto, ma anche per libri e riviste. Siamo al tramonto della
carta stampata. Forse si stamperà sempre meno, forse sarà vietato
per legge, diminuirà il disboscamento mondiale, non ci saranno
più i volantini promozionali della grande distribuzione, i
tabloid scandalistici e le testate locali. Forse rimarranno solo le
stampe di pregio, costosissime perché gravate da una tassa sulla
tipografia, le pubblicazioni di Stato, e alcune stampe clandestine
(con annessa evasione fiscale). Tutti avremo il nostro strumento
di lettura, iPad o altro, forse lo avremo in auto nella nostra cuffia
e tutti potremo commentare in diretta. Le notizie saranno un
flusso sempre più continuo, sempre meno statico, non ci sarà
nulla che si fermerà nella nostra memoria per più di dieci minuti,
la globalizzazione delle notizie è anche la sua totale frammentazione.
Il profumo della carta stampata sarà una cosa per nostalgici,
fiorirà il commercio dell’antiquariato, per cui ogni libro,
fumetto o copia di “Chi” avrà il suo valore d’affezione. Abituarsi
ai cambiamenti è una caratteristica dell’uomo, che sopravvivrà
anche a questo, si trasformerà ancora.
Gigi ha la sua edicola all’interno di un cunicolo del Convento
che dà sulla piazza principale, ha ereditato l’esercizio da suo
padre, che come un pioniere la aprì nel 1945. Da qualche settimana
passandoci accanto, anche se fugacemente con l’auto, avevo
notato un certo fermento di pensionati, disoccupati e militari
in congedo anticipato per malattia. Mi sono fermato una prima
volta e ho visto questo nugolo di persone intorno a Gigi, chini
sul piccolo bancone dell’edicola. Io da fuori ho chiesto il giornale,
ho pagato, un pensionato di fiducia mi ha passato il resto e
sono andato via senza entrare. Dopo qualche giorno ho rivisto
la stessa scena. Mi sono fermato per comprare il giornale ma ho
deciso di entrarvi, questa volta. Le teste dei presenti si erano sollevate
tutte insieme, mi hanno guardato e io ho visto finalmente
l’oggetto di tanta attenzione: un Gratta e Vinci Milionario. Gigi
ha intuito che avrei voluto capire meglio e mi fa un sorriso gentile:
ormai non si vende niente, abbiamo formato una cooperativa
del Gratta e Vinci, ogni giorno sfogliamo la margherita della
fortuna, investiamo cinque euro a testa e se vinciamo, brindiamo…
Tutti i pensionati, disoccupati e militari in congedo mi
guardavano facendo ampi gesti di assenso, io non sapevo che dire.
Infine mi sono commosso vedendo tanta dedizione alle truffe
di Stato e li ho semplicemente incoraggiati buttando lì una
massima popolare: la fortuna aiuta gli audaci. Son risalito in auto,
il tramonto della carta stampata è già scritto, la lotteria umana
resisterà ancora.
(dal libro “Tramonti di tramonti” di Alfredo De Giuseppe – Manni Editore – 2015)
AGGIORNAMENTO 2023
Gigi vive oggi tra “Color che son sospesi” in attesa della pensione, non ci vede più benissimo e si accompagna con una grande lente da tavolo, per trovare prezzi sempre diversi di allegati e giocattoli (l’articolo più venduto nelle edicole in questo momento). Molti frequentatori assidui degli anni scorsi non ci sono più, molte cose paiono diverse anche se son rimaste uguali. (Mario D’Aversa, Mariopesce per tutti, storico frequentatore dell’edicola e della piazza, è scomparso improvvisamente pochi giorni fa). La sua edicola, immersa dentro un buco di carte, spaghi, cartoni e umidità, è ormai aperta per poche ore al giorno. Alcuni amici lo aiutano: verso la metà del mattino, lui si avvia verso casa e qualcuno si preoccupa di incassare le ultime vendite e soprattutto di chiudere le vecchie imposte in legno. È una delle cose più belle da vedere con quella scritta “Gazzetta del Mezzogiorno” molto più grande dell’intera attività, circondata com’è da una serie di installazioni improprie. Gigi non ha mai protestato perché in definitiva non si è mai lamentato con nessuno. Oggi, novembre 2023, ha venduto 25 copie di quotidiani, due settimanali e un libro: un ottima giornata, con oltre 50 € di incasso. Il tramonto della carta stampata corrisponde al tramonto di Gigi che non vuole lasciare la sua edicola in modo traumatico, si accompagnano a vicenda, con un buon eloquio linguistico, con una certa eleganza. Ce n’è ancora bisogno.
Alfredo De Giuseppe