8 - Voti senza frontiere del 2021-03-06

Medici, bambini, cani e gatti

A proposito di dati statistici: nel mondo almeno 73 milioni di bambini sotto i 10 anni sono costretti a lavori pericolosi che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. In Italia il lavoro minorile è vietato dal 1967 e siccome è vietato non è monitorato: nessuno sa quanti sono i ragazzi che fanno i manovali, i camerieri, braccianti agricoli o peggio ancora accattonaggio. Save the Children (voto 8) ha stimato che in Italia sono circa 340.000 i minori al di sotto dei 16 anni occupati illegalmente, vale a dire il 7% della popolazione in età di lavoro. L’ISTAT non riesce a fornire numeri certi: sui nuovi schiavi manca anche il censimento.

Molti dei medici pugliesi che salgono sulle ambulanze per le emergenze più gravi, quelli del 118 (voto 9), sono in realtà dei precari che in questi giorni stanno organizzando una serie di scioperi. Medici come tutti gli altri ma assunti attraverso Convenzioni  a tempo determinato che si protraggono per anni e anni. Quando ci chiediamo cos’è che non funziona dobbiamo partire sempre da un concetto: da anni in Italia c’è chi ha tutte le tutele e chi è sempre in attesa di un qualcosa che lo renda un cittadino credibile. Eppure qui si tratta di medici laureati, spesso i più bravi, i più disponibili al disagio, pronti ad assorbire tragedie e polemiche di tutti i tipi. Per assurdo è proprio l’Ordine dei medici ad ignorarli, per il semplice motivo che l’Ordine è gestito dai Grandi Medici (quelli che fanno ridere nei film) a cui va un semplice 4, accompagnati nell’insufficienza dal Presidente Emiliano e dall’assessore Lopalco. Intanto i dirigenti delle Aziende Sanitarie Locali sono considerati bravi quando risparmiano, non quando fanno funzionare la Sanità al meglio. Fra poco arriverà il 118 con il pilota automatico e il risparmio sarà totale.

E poi abbiamo le nostre famose risorse turistiche. Prendiamo ad esempio le Terme di Santa Cesarea, un’azienda pubblica per il 51% di proprietà della Regione Puglia e per il 49% del Comune di Santa Cesarea (voto 3 alle ultime 10 Amministrazioni), che dà lavoro a 116 persone. Questi dipendenti sono preoccupati per il loro futuro, da un paio di mesi non ricevono lo stipendio, ma soprattutto non vedono in cantiere un progetto funzionale e interessante: stanno scioperando e chiedono risposte tempestive. Le Terme che dovevano essere una grande risorsa hanno finito per essere una palla al piede per tutti, soprattutto per la stessa Santa Cesarea che da qualche anno è sparita dai radar turistici e culturali del Salento. La dimostrazione lampante che a volte la politica che litiga intorno alle poltrone, alle opere faraoniche e alle brutture paesaggistiche gioca contro il proprio territorio, demolisce ogni possibile futuro.

Guardando la pubblicità in TV è impressionante quanti spot propongano una serie di prodotti per cani e gatti (9 a entrambi con differenti motivazioni). Una segmentazione perfetta, c’è di tutto per tutte le taglie, per tutti i gusti, c’è anche la linea gourmet e il croc box (che non so cos’è). E naturalmente accessori di tutti i tipi, effusioni, baci e abbracci, un inno alla felicità dell’uomo che si prende cura del suo migliore amico. Pubblicità a tutte le ore di catene distributive e di almeno 5 grandi marche multinazionali. Ho notato al contempo che sono completamente scomparsi gli spot che pubblicizzano prodotti alimentari per neonati. Niente Plasmon o Nipiol, niente bambini in fasce, nessun genitore premuroso. È evidente il segno del cambiamento in corso: nel mondo ideale gli animali domestici hanno sostituito i bambini (e fin qui è una semplice osservazione). Però c’è un mondo reale che spesso attraverso foto o racconti va anche sui social. Ed è in quel luogo virtuale e globalizzato che si nota la vera rivoluzione. Capita così che un cane fotografato presso un veterinario per un piccolo intervento raccolga migliaia di like, mentre un ragazzino ripreso con un salvagente aggrappato alla madre (o senza scarpe sulle strade di montagna) riceva molti meno “Mi piace” e una buona dose di insulti. Ed è lì che non condivido più il nuovo mondo ideale e metto un 4 ai supporter animali e un bel 10 a quei pochi che, nonostante tutto, tentano ancora di salvare una vita umana in mezzo al mare o fra i boschi.

il Volantino, 6 marzo 2021

Alfredo De Giuseppe

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